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8 MILA DOMANDE DI ASPI, INDENNITA’ DI DISOCCUPAZIONE E MOBILITÀ NEL PRIMO TRIMESTRE 2014

0disoccupatiSe per il lavoro il 2013 è stato un anno drammatico, con una disoccupazione che nella provincia di

Ancona ha raggiunto l’11,5%, il 2014 è iniziato nel peggiore dei modi.

Nel primo trimestre dell’anno, ai 4,6 milioni di ore di cassa integrazione richieste, equivalenti al

mancato lavoro di 9.000 persone a tempo pieno, si sommano i numeri ancora più drammatici di

coloro che un lavoro lo hanno già perso.

Da gennaio a marzo 2014 sono già pervenute all’INPS 7.955 richieste di indennità di ASPI,

disoccupazione e mobilità.

Si tratta in particolare di 5.643 domande di ASPI e domande residue di indennità di

disoccupazione ordinaria, ben 2.000 in più rispetto all’anno scorso (+38,5%). L’incremento ha

interessato l’intero territorio anconetano ed è stato particolarmente significativo nelle zone di

Ancona (domande quasi triplicate), e Jesi (domande quasi raddoppiate).

A queste si aggiungono oltre 1.605 domande di Mini ASPI (273 nel 2013, ma il dato non è

raffrontabile tra le due annualità), la misura che ha parzialmente sostituito l’indennità di

disoccupazione a requisiti ridotti.

Ai numeri di coloro che perdono il lavoro a causa di licenziamenti individuali o per la scadenza

del termine del contratto si aggiungono quelli di coloro che sono stati licenziati a seguito di

licenziamenti collettivi secondo la Legge 223/91: hanno richiesto l’indennità di mobilità 707

lavoratori e lavoratrici.

“Sono dati allarmanti per l’occupazione sul territorio – dichiara Vilma Bontempo, segretaria Cgil

Ancona -, continua la perdita di posti di lavoro in maniera massiccia poiché è quasi triplicato

il numero delle persone che ha perso il lavoro nel trimestre 2014 rispetto al 2013 nelle città di

Ancona, Falconara e Osimo, è quasi raddoppiato per Jesi. Contemporaneamente, assieme a

questi dati, c’è un incremento della miniaspi, che ha sostituito le domande di disoccupazione con

i requisiti ridotti e che riguarda i lavoratori precari. Questo significa che, accanto alla perdita di

posti di lavoro, c’è una crescita del lavoro precario. Non si tratta perciò di avere altri strumenti

di precarietà ma c’è bisogno invece di interventi che favoriscano la stabilizzazione,a partire da

misure che promuovano la crescita”.

Domande di ASPI, Mini Aspi, disoccupazione e mobilità

I° trimestre 2014 2013 differenza

Aspi e indennità di disoccupazione 5.643 3.468 2.175 38,5%

Mini Aspi* 1.605 273

indennità di mobilità 707 706 1 0,1%

TOTALE 7.955 4.447 3.508 44,1%

* non raffrontabile con anno precedente

I° trimestre- sede INPS 2014 2013 differenza

Ancona 4.228 1.326 2.902 218,9%

Fabriano 1.159 726 433 59,6%

Jesi 1.440 820 620 75,6%

Osimo N.D. 797

Senigallia 1.128 778 350 45,0%

TOTALE 7.955 4.447 3.508 78,9%

Fonte: elaborazione IRES CGIL Marche su dati INPS