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Vessati e tartassati, sempre gli stessi

01addizionaliDa tempo abbiamo cercato di portare l’attenzione generale su un aspetto della fiscalità locale oggi finalmente arrivato all’attenzione dei più. Dicevamo infatti alcune settimane addietro come i tributi locali e le addizionali in particolare sono la vera mannaia che si abbatte sempre sui medesimi soggetti come una spirale asfissiante. I soggetti in questione sono sempre gli stessi, proprietari di case e al tempo stesso proprietari di automobili. La questione è venuta a galla nel dibattito di questi giorni sul rimborso degli 80 euro in busta paga e sull’effettiva efficacia di tale manovra. Infatti molta parte dei benefici del rimborso degli 80 euro saranno presto mangiati dalle addizionali comunali, provinciali e regionali, sempre più alte e sempre più esose in ordine al fabbisogno sempre crescente di questi enti, come nel caso delle provincie, quasi scomparse ma con la continuità amministrativa e impositiva intatta. A ciò devono aggiungersi i balzelli dovuto dagli automobilisti per cambi di proprietà, certificati e autorizzazioni varie, all’ACI, alla Motorizzazione alla provincia stessa nel caso degli autotrasportatori. Chi non conosce questa giungla farà fatica a districarsi e capire cosa significhi per un autotrasportatore dover chiedere la licenza di trasporto alla provincia e poi essere obbligato in alcuni casi a condurre lui e soltanto lui l’autocarro. Siamo certi di vivere in un paese civile e democratico? Quanti “mangiano” fino a sazietà su questi meccanismi e sovrastrutture cresciute e alimentate da una classe politica inetta ed incapace di rigenerarsi? Ora il premier vuole fare “forse” una lotta senza quartiere alla burocrazia, agli enti inutili e dispendiosi, ammesso che glielo lascino fare sarebbe questa la vera rivoluzione, ma, il premier ha anche messo le mani avanti dicendo, “statene certi ce la faranno pagare”. Parole inquietanti in un Paese dove le “vendette” di certi poteri o contropoteri non sono mai mancate, in particolare quando tenti di svuotare la mangiatoia e togliere la sedia a qualcuno che la scalda soltanto. Coraggio Matteo! Occorre una buona dose di coraggio e la capacità di guardare avanti, sprezzanti dei pericoli e degli avvertimenti, come quelli giunti in questi giorni vergognosamente dall’Associazione Bancaria Italiana. I banchieri non ancora sazi e inesausti dei loro “tassi” si permettono di giudicare dannosa la tassazione delle plusvalenze generate dalla rivalutazione delle quote Bankitalia. Davvero il mondo per certi signori gira sempre in senso contrario.

ARES