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Il solito pasticcio all’italiana!

02autoveloxNei giorni scorsi ci eravamo occupati di due questioni spinose e assai antipatiche per gli automobilisti, cittadini e contribuenti. Di cosa si trattava? La prima riguardava la possibilità o meno di comminare una multa a quanti sostando nelle righe blu a pagamento sforavano l’orario per il quale avevano pagato, la seconda invece era riferita alla legittimità e regolarità degli autovelox, totem, posti oramai lungo gran parte del sistema viario del Paese. Ebbene nel più celebrato e codificato sistema “paese”, nel primo caso si è scelto di lavarsene le mani e di lasciare ai singoli comuni e quindi ad un apposito regolamento emanato a tal proposito da ogni comune, la possibilità di regolare il superamento dell’ora limite della sosta con una contravvenzione o con il semplice pagamento dell’ammontare per l’orario di prolungamento della sosta stessa. Premesso come in molti casi lo sforamento può essere dovuto a cause di forza maggiore, non si vede perché i Comuni abbiano tanto insistito per questa soluzione, che scaturirà c’è da scommetterci nell’applicazione della sanzione agli automobilistici in luogo dell’importo per il residuo tempo di sosta, così come non si capisce la ratio di lasciare la scelta ad ogni singolo comune, creando una babele di regolamenti e di comportamenti, unica solo nel nostro Paese. Nel secondo caso si è sancito di “regolamentare” l’installazione degli autovelox, speed chec, la cui presenza sulle strade sarà consentita solo se all’interno vi è posta una regolare e conforme apparecchiatura per la misurazione della velocità. Dovranno essere rimossi tutti quegli apparati unicamente decorativi e installati al solo scopo dissuasivo, così come dovranno essere rimosse le carcasse degli apparati vandalizzati presenti lungo le nostre strade. L’auspicio, per il futuro è una maggiore e più attenta valutazione degli interventi di spesa, in particolare quanto riguardano operazioni improduttive o alla lunga dannose per le casse pubbliche. Non sarebbe male se intanto chi ha avuto la bella idea nel passato di spendere soldi inutilmente iniziasse a pagare il danno erariale procurato alle casse pubbliche e ai cittadini.

ARES