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Provincia contro chiusura distaccamento Polizia di Amandola

0polizia amandolaFacendo seguito ad un colloquio con il Segretario regionale della Confederazione Sindacale Autonoma

di Polizia, Amedeo Cerqua (che ricopre anche il ruolo di Segretario provinciale di Fermo), avvenuto nella

sede centrale della Provincia, il Presidente Fabrizio Cesetti e l’Assessore alle Politiche per la Montagna

Adolfo Marinangeli hanno inviato una lettera al Ministro dell’Interno Angelino Alfano ed una al

Capo della Polizia di Stato Alessandro Pansa, evidenziando le problematiche connesse alla possibile

riorganizzazione dei presidi della stessa Polizia di Stato.

Nella missiva, Cesetti e Marinangeli sottolineano il crescente malessere dei cittadini, nonché dei Sindacati

dei lavoratori di Polizia, per quella che si prospetta come una drastica riduzione delle forze dispiegate nel

territorio fermano.

“La preoccupazione – affermano – è ancora più marcata in quanto sembrerebbe che, nella nostra Provincia,

verrebbe decisa la chiusura del distaccamento della Polizia Stradale di Amandola, punto nevralgico

di sicurezza nell’ambito di un ampio territorio dell’area montana, a servizio di due Province, distante oltre

cinquanta chilometri dai rispettivi capoluoghi, in una area con importanti stabilimenti industriali, ubicata

all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Circostanze queste evidenziate già nell’anno 2000,

dall’allora Direttore Centrale Dott. Pansa che ne aveva previsto il riordino addirittura con un aumento

dell’organico fino a 18 unità ‘al fine di poter garantire la sicurezza dell’utenza di quel bacino’, e che oggi sono

del tutto confermate”.

La Provincia, quindi, ha invitato il Ministro ed il Capo della Polizia a scongiurare l’ipotesi di chiusura del

distaccamento. “E’ evidente – hanno concluso – che non si tratta di una rivendicazione localistica, ma di

una richiesta fondata su precise esigenze di presidio di un territorio con antiche radici democratiche, civili,

economiche e di laboriosa intraprendenza che si vedrebbe privato della necessaria presenza dello Stato”.

Cesetti e Marinangeli, inoltre, hanno richiesto un incontro urgente al fine di illustrare direttamente la

situazione e valutare congiuntamente una strategia di forte risposta unitaria delle Istituzioni.