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Manlio Sgalambro a Jesi, il ricordo della Fondazione Pergolesi Spontini

0sgalambroManlio Sgalambro e Franco Battiato dal palcoscenico sorridono all’obiettivo; alle loro spalle, la magnifica sala teatrale, il grande lampadario acceso ed i palchi dorati di un inconfondibile Teatro Pergolesi di Jesi. La foto, comparsa ieri sul sito del Corriere della Sera in occasione della triste notizia della scomparsa dell’intellettuale, filosofo e paroliere siciliano Manlio Sgalambro,  è occasione per ricordare il forte legame tra la città di Jesi ed i due artisti il cui sodalizio ha regalato al pubblico canzoni e opere di raffinata bellezza.

La foto è relativa al primo incontro tra il filosofo ed il musicista con il pubblico jesino, in occasione della rappresentazione dell’opera “Il Cavaliere dell’intelletto”, composta da Franco Battiato su libretto di Manlio Sgalambro in occasione dell’ottavo centenario della nascita dell’Imperatore Federico II di Svevia. L’opera fu rappresentata in prima assoluta nella Cattedrale di Palermo nel 1994, e nello stesso anno in prima rappresentazione teatrale al Teatro Pergolesi di Jesi.  Seguendo il filo biografico dell’ imperatore e della sua epoca, l’opera ricostruiva l’architettura mentale di Federico, i suoi interessi culturali e la sua concezione del potere. Tra canto, danza e recitazione, lo spettacolo vedeva la partecipazione dello stesso Battiato, del soprano Cristina Barbieri e del basso Antonio Marani, e degli attori Alessandro Vantini, Tania Rocchetta, Giancarlo Ilari e Toni Servillo.

Successivamente, i due artisti furono in concerto a Jesi nel 2002, in Piazza della Repubblica (alle loro spalle, ancora il Teatro Pergolesi), per la prima nazionale di “Fleur 3”, e molti ricordano ancora un sorprendente Sgalambro cantare dal palco “Cheek to Cheek” e “Me Gustas Tu”. Infine, nell’aprile del 2009, il ritorno della coppia ancora una volta al Teatro Pergolesi, in occasione del concerto “Live in theatre 2009” promosso dalla Fondazione Pergolesi Spontini, che ipnotizzò il pubblico jesino con una meravigliosa versione de “La cura”, su parole di Sgalambro, considerata una delle canzoni italiane d’amore più belle di tutti i tempi. In quest’ultima occasione, sul palco furono con Battiato lo stesso Sgalambro alla voce, Carlo Guaitoli al pianoforte, Angelo Privitera tastiere e programmazione, Davide Ferrario alle chitarre e voce ed il Nuovo Quartetto Italiano.