Macerata

CROLLO PALAZZINA. I CONIUGI EMILI VIVI PER MIRACOLO

CIVITANOVA – Sono vivi per miracolo, ma entrambi ricoverati in gravi condizioni nell’ospedale regionale di Torrette ad Ancona, due coniugi – Sergio Emili di 65 anni e la moglie Gina Saraceni di 63 – coinvolti nel crollo della palazzina a due piani in cui abitavano a Civitanova Marche, nel quartiere di Fontespina. All’origine del disastro, probabilmente una fuga di gas che ha provocato una deflagrazione nella cucina. Fondamentale l’operato dei vigili del fuoco, che hanno lavorato in condizioni di estremo pericolo, per la possibilità di ulteriori cedimenti della struttura, lottando contro il tempo, creando le condizioni per riuscire a captare anche il più flebile lamento e scavando anche con le mani per estrarre i due corpi evitando altri crolli. La prima ad essere tratta in salvo è stata la donna, che si trovava al piano superiore. Poi è stata la volta dell’uomo, sommerso da tre metri di macerie nel locale in cui è avvenuta l’esplosione, la cucina, appunto, a pianoterra. E’ stato lo stesso Emili a dare l’allarme con il suo telefono cellulare e poi a guidare i soccorritori consentendo loro di individuare il punto in cui si trovava. Ed è davvero un miracolo che i due coniugi, in punti diversi della casa, siano entrambi sopravvissuti al crollo: la donna grazie al fatto che parte del solaio non è caduta del tutto, l’uomo riparandosi in un’intercapedine tra il frigorifero e i mobili della cucina. Ma anche se i vigili del fuoco (sul posto, con loro, c’erano i carabinieri, guidati dal capitano Domenico Candelli, e il 118) hanno portato a termine un’operazione da manuale, Emili e la moglie hanno comunque riportato lesioni serie: entrambi dei politraumi da scoppio, l’uomo anche delle ustioni al viso, ed è per questo ricoverato nella Clinica di dermatologia. Gina Saraceni è stata invece sottoposta a un intervento di chirurgia plastica. Entrambi sono in prognosi riservata. Gli Emili sono i genitori di una consigliera comunale, Belinda.
Sulla vicenda la Procura di Macerata ha aperto un’inchiesta. Fra le macerie è stata rinvenuta una bombola di gas, ancora intatta, ma quasi certamente c’è stata una fuga che ha poi provocato un’esplosione. Il traffico lungo la strada statale Adriatica, su cui si affaccia un lato della palazzina, è rimasto bloccato per gran parte della giornata, con la riapertura di una corsia solo in serata.

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