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FINALMENTE SUTOR. PIEGATA AVELLINO 95-71

Una Sutor straordinaria torna a ruggire al palaRossini di Ancona, e trova la quinta vittoria in campionato, la seconda in casa, battendo nettamente la Sidigas Avellino 95-71. Non c’era modo migliore di cominciare il girone di ritorno: era una partita troppo importante, e la squadra di Recalcati ancora una volta l’ha affrontata in modo impeccabile, conducendola dal primo all’ultimo minuto. Decisivo l’approccio alla partita: perfetti, concentrati, i gialloblù che con un canestro dell’ottimo Campani già dopo 8 minuti sono andati in fuga (20-9), per poi proseguire decisi in un assolo durato tutta la gara. Un dominio evidenziato soprattutto nel secondo tempo con la Sutor sempre ben oltre i 20 punti di vantaggio, e la squadra di Pancotto, tornato oggi sulla panchina avellinese, incapace di mettere in discussione la leadership gialloblù. Nessuna nota stonata, ma elogi e soddisfazione per tutti, compresi i giovani Panzini, Perini e Campani, che anzi ha raccolto una standing ovation. Vittoria che vale oro, visti i risultati delle avversarie dirette, tutte sconfitte stasera, e visto il vantaggio nello scontro diretto con gli Irpini: sarà un girone di ritorno durissimo, ma stasera, riprendendo la metafora usata da Recalcati alla fine, c’è stata la dimostrazione che “la barca, pur tra alti e bassi, può arrivare al porto, e questa è la strada giusta”.

 

Questi i tabellini dell’incontro:

 

Sutor Montegranaro-Sidigas Avellino 95-71 (24-14; 47-34; 76-54)

 

Montegranaro: Steele 12, Cinciarini D.16, Panzini 3, Perini 2, Slay 6, Freimanis 2, Campani 5, Di Bella 6, Mazzola 2, Johnson 12, Burns 17, Amoroso 12. All.: Recalcati.

 

Avellino: Ronconi ne, Biligha 6, Richardson17, Spinelli, Ivanov 12, Tammaro ne, Hardy 5, Dragovic 3, Riccio ne, Shakur 12, Johnson 8, Dean 8. All.: Pancotto.

 

Arbitri: Begnis, Weidmann, Calbucci.

 

Questo il commento di un raggiante Recalcati al termine: “Abbiamo fatto molto bene”, dice, “abbiamo interpretato bene la gara, focalizzando quello che doveva essere l’atteggiamento difensivo; sapevamo di avere margini di miglioramento in difesa, siamo andati in quella direzione, stasera ho visto 40 minuti senza calare d’intensità, e se sei competitivo in difesa, ti puoi anche permettere qualche errore in attacco. Ho avuto risposte positive da tutti, sono molto contento per Campani, è cresciuto in allenamento, e ha dimostrato che la crescita è reale. Devo elogiare anche Steele, che dopo l’intervallo non stava bene ma si è reso disponibile lo stesso e nel secondo tempo ha fatto respirare Di Bella, dimostrando legame e attaccamento alla maglia. Siamo tutti sintonizzati sulla stessa frequenza, cerchiamo di portare la barca al porto, nonostante i normali alti e bassi, ci siamo, la strada è questa e cerchiamo di migliorare ancora”.

 

La conclusione di Recalcati è dedicata agli aspetti in cui la squadra deve migliorare in questo girone di ritorno: “Stasera abbiamo mosso bene la palla, ma se riuscissimo a farlo di più spenderemmo meno energie in attacco e saremmo più freschi in difesa: cercheremo di migliorare anche in questo, ma in ogni caso la prestazione di stasera è stata eccellente. Ora senza fare troppi calcoli dobbiamo vincere il più possibile, perché gli altri migliorano e può accadere di tutto nelle partite finali quando le motivazioni saranno determinanti. Dobbiamo crescere ancora, gli altri aggiungono individualità, noi dobbiamo rispondere migliorando di squadra”.

 

Accolto in sala stampa da uno scrosciante applauso, anche Luca Campani commenta la partita partendo dalla sua ottima prestazione: “Io mi tengo sempre pronto qualora ce ne fosse bisogno”, dice, “il coach mi ha dato fiducia, ed è andata bene. È una vittoria importantissima contro una rivale diretta, ora siamo 2-0 negli scontri diretti con Avellino, siamo arrivati pronti, e credo sia una grande vittoria del gruppo, tutti sono stati bravissimi, e direi che il girone di ritorno è iniziato benissimo. Possiamo migliorare”, conclude, “abbiamo dei blackout in attacco a volte, e dobbiamo imparare a restare concentrati quando non facciamo canestro per evitare di subire break determinanti”.